Oversight Board: la commissione che sorveglia i contenuti su Facebook

Oversight Board Facebook

L'Oversight Board deciderà in 90 giorni se un post rimarrà o meno sui social network.

Facebook Inc.  ha annunciato l'arrivo di una commissione indipendente con il compito di decidere le sorti dei contenuti su Facebook e Instagram. 

CHE COS'È L'OVERSIGHT BOARD?

L’Oversight Board di Facebook, la commissione di sorveglianza esterna che valuterà sulle decisioni di permettere o rimuovere i contenuti dalle piattaforme del social network, nei prossimi giorni inizierà ad accettare i primi casi sulle decisioni di moderazione. Annunciata nel 2018 e avviata nel 2019, la commissione è formata da 40 membri, presentati a maggio. Tra questi trovano posto un ex primo ministro (la danese Helle Thorning-Schmidt), un premio Nobel per la pace (Tawakkul Karman) e l’editor del The Guardian che ha supervisionato la pubblicazione dei leak di Snowden (Alan Rusbridger).

I membri indipendenti dell’Oversight Board provengono da tutto il mondo e, con un mandato triennale, avranno il compito di prendere decisioni definitive e vincolanti su quali contenuti potranno essere consentiti o rimossi da Facebook e Instagram, ispirandosi alle leggi in materia di tutela della libertà di espressione e dei diritti umani.

Thomas Hughes, il direttore amministrativo, ha dichiarato ai giornalisti:“Il nostro obiettivo si è concentrato sulla creazione di un’istituzione che non riguardasse solo la reazione a un singolo movimento o l’inseguimento di uno specifico ciclo di notizie, ma la protezione dei diritti umani e della libertà di espressione a lungo termine”.

COME FUNZIONA OVERSIGHT BOARD?

Come primo compito il consiglio accoglierà solamente i casi riguardanti i contenuti rimossi da Facebook presentati dai singoli utenti tramite la procedura di ricorso. Facebook presenterà alla commissione i casi più importanti, che potrebbero avere forti ripercussioni sul mondo reale o sul discorso pubblico. Il consiglio potrà solamente accettare o rifiutare i casi sottoposti dal social network, e non selezionarli di propria iniziativa. “Non possiamo ascoltare tutti gli appelli, semplicemente perché il volume che verrà presentato è troppo vasto, ma vogliamo che le nostre decisioni siano influenti e abbiano un impatto oltre il singolo caso”, ha precisato Jamal Greene, co-presidente dell’Oversight Board.

I membri del consiglio si alterneranno a far parte del comitato di selezione dei casi. Quest’ultimo avrà il compito di valutare e selezionare i casi per una revisione a maggioranza dei voti del comitato. Ciascun caso selezionato verrà assegnato a un gruppo di 5 membri, tra cui almeno un membro proveniente dalla regione del contenuto in esame, che avranno il compito di discuterne le sorti.

Il consiglio deciderà poi se il contenuto viola gli standard e le normative delle piattaforme social (Facebook e Instagram) e se è conforme alle norme e agli standard internazionali sui diritti umani.

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