Si chiama Cray XC40 il supercomputer che potrebbe aiutare a combattere gli effetti del cambiamento climatico.
Il 2020 segna l’anniversario della fondazione del Met Office Hadley Centre for Climate Change , uno dei più importanti centri di ricerca per il cambiamento climatico del Regno Unito. Il governo britannico ha deciso di investire ultimamente in questo progetto oltre 1,2 miliardi di sterline per sostenere il progetto del supercomputer.
IL SUPERCOMPUTER Cray XC40
L’attuale supercomputer Cray XC40 è uno dei pc più potenti al mondo dedicato al clima. È il computer leader nel settore e sta aiutando a portare avanti molte ricerche scientifiche nell’ambito del climate change.
Il computer non è un’esclusiva della Gran Bretagna ma è utilizzato un po’ in tutto il mondo. Oltreoceano infatti questo pc è molto utilizzato dai meteorologi e dagli esperti che si occupano di cambiamento climatico.
Modelli di Cray XC40 in un centro di supercomputer a Stoccarda, Germania |
Ogni giorno il computer riceve oltre 215 miliardi di osservazioni meteorologiche da tutto il mondo, e la sua memoria raggiunge i 24 petabyte di memoria.
Tuttavia questa memoria ha una scadenza e tra 500 giorni non si potrà più utilizzare. L’investimento governativo è mirato proprio ad aumentare le capacità di supercalcolo e di memoria per un periodo di 10 anni, dal 2022 al 2032. Dell’oltre un miliardo di sterline, 854 milioni saranno direttamente destinati all’upgrade del sistema, che consentirà al computer di aumentare la sua capacità di calcolo di ben 6 volte.
Grazie all’aumento della potenza di calcolo, il Regno Unito potrà avere previsioni meteorologiche dettagliate ogni ora invece che ogni 3, ricevendo aggiornamenti cruciali e tempestivi sui fenomeni meteorologici, con dettagli relativi alla portata e alla posizione di tali fenomeni, anche quelli relativi al cambiamento climatico.
I VANTAGGI PER L'AMBIENTE
Il professor Penny Endersby, amministratore delegato di Met Office, ha dichiarato infatti la necessità di sviluppare le tecnologie in questo settore per “costruire un mondo più resiliente in un clima che cambia”. Queste previsioni più sofisticate saranno infatti molto utili anche per migliorare i servizi negli aeroporti, ad esempio, in modo da poter pianificare le potenziali interruzioni, oppure per fornire informazioni più precise al settore energetico, aiutando i provider a mitigare i potenziali blackout energetici e le sovratensioni.
Per quanto riguarda il Regno Unito l’interesse maggiore sarebbe quello di riuscire a controllare le inondazioni. Un sondaggio condotto dall’Agenzia per l’ambiente britannica rivela che due terzi dei conducenti rischierebbero la propria vita guidando durante le alluvioni. La situazione è abbastanza grave tant’è che il governo a pensato di dedicare un’intera pagina del suo sito web agli avvisi sulle alluvioni.
Ecco allora che la possibilità di prevedere queste piogge può aiutare le persone ad affrontare queste avversità e fare in modo che siano stanziati e destinare fondi molto più mirati, in grado di dare risposte repentine sul territorio. Il professor Endersby ha menzionato gli enormi benefici che i servizi metereologici e il conseguente upgrade di Cry XC40 possono apportare al governo, la popolazione e l’industria per prendere decisioni migliori e rimanere sia al sicuro, che competitivi.
Ma questo è solo uno dei tanti esempi per cui il supercomputer potrebbe tornare utile alla lotta contro il cambiamento climatico. Grazie alla sua potenza di calcolo potrebbe aiutare a prevedere anche maremoti, terremoti e varie calamità naturali e aiutare a salvare milioni di vite umane.
Non solo previsioni di questo tipo, ma si potrebbe iniziare anche concretamente a capire quali sono gli effetti reali dell’inquinamento sull’ambiente.
0 Commenti