Che cos’è il 5G e quali sono i suoi problemi principali?

 

Sempre più sentiamo parlare di 5G, delle sue potenzialità e di come potrebbe migliorare le nostre vite. In pochi però ci dicono che il 5G non è tutto rose e fiori, anzi potrebbe costituire un serio problema per la nostra privacy e per la nostra sicurezza.

Oltre infatti al principale pericolo che tutti conosciamo, ovvero dello spionaggio cinese, si aggiungono altri piccoli problemi che se non risolti al più presto potrebbero avere gravi conseguenze sul nostro futuro.

Per quanto riguarda lo spionaggio cinese, beh, poiché le società che producono le infrastrutture per il 5G sono sottomesse al governo cinese, Pechino potrebbe tranquillamente chiedere l’inserimento di una backdoor nel software o nell’hardware che ne permetta l’accesso in futuro.

Di più ampia portata sarebbe il problema nel caso di un conflitto geopolitico, in quanto il governo cinese potrebbe decidere a suo piacimento di interrompere le comunicazioni.

 

CHE COS'È IL 5G? ECCO UN VIDEO CHE VE LO SPIEGA IN PAROLE SEMPLICI

 


QUALI SONO I PRINCIPALI PROBLEMI DELLA TECNOLOGIA 5G?

Bannare dall’Occidente i software, microchip e aziende cinesi (come Huawei) non basterà per far fronte al problema. Esistono vulnerabilità all’interno del protocollo e del software del 5G che ci rimarranno comunque, indipendentemente da chi crea e progetta il tutto; questo perché le vulnerabilità sono frutto di politiche di mercato per le quali si da’ priorità ai costi rispetto alla sicurezza e dei governi (Accordo UK-USA), come gli Stati Uniti, che vogliono preservare la loro possibilità di sorvegliare chiunque, ovunque.

Volendo essere sinceri, molti sono i miglioramenti che porterà il 5G rispetto al 4G: crittografia, autenticazione, privacy, velocità della rete, protezione integrità dei dati. Tutte queste novità non sono però ancora sufficienti.

I problemi del 5G sono triplici: innanzitutto gli standard sono troppo complessi per essere implementati in modo sicuro; in secondo luogo i protocolli 5G sono compatibili ed integrabili con i protocolli più vecchi del 4G e questo fa sì che molte vulnerabilità rimangano; terzo, molte delle implementazioni di sicurezza del 5G sono opzionali e molti operatori per abbattere i costi possono decidere tranquillamente di non farle. Costi, sviluppo, prestazioni e time-to-market erano tutti prioritari rispetto alla sicurezza che è stata messa da tutti in secondo piano.

Nel Novembre 2019 alcuni problemi relativi alla sicurezza erano già stati trovati. Dei ricercatori avevano scoperto, infatti, che era possibile tracciare la posizione in tempo reale, inviare falsi allarmi o disconnettere dalla rete gli utenti che utilizzavano il 5G. 

 

SITUAZIONE GEOPOLITICA  E SPIONAGGIO

Cinesi, iraniani, nordcoreani e russi hanno tentato per anni di violare le reti statunitensi, senza però avere nessun tipo di controllo su hardware, software o società o sulle società che producevano i dispositivi; nessuno, nemmeno, ha impedito alla NSA di utilizzare backdoor all’interno dei dispositivi. Niente quindi impedirà a questo tipo di attività di continuare in futuro, se non addirittura di aumentare.

Ormai è troppo tardi per implementare la sicurezza del 5G. Quello che i vari governi possono fare è tutelarsi con delle normative nazionali. Oppure basterebbe aggiungere livelli di crittografia più elevati per i cellulari come gli iPhone e le app di messaggistica. Bisognerebbe dare priorità alla sicurezza dei cittadini e mettere in secondo piano il profitto delle società e la sorveglianza di massa tanto voluta dai governi.

La Cina sta comprando come se non ci fosse un domani infrastrutture e tecnologie in giro per il mondo e questo potrebbe essere un grosso problema un domani se nessuno interviene per porre un limite. Oggi si sta già pensando a un 6G, una versione del 5G più sicura e controllata.

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